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Roma Magnetica: il turismo nella capitale punta su cinema, lusso e buon cibo

di Giovanni Stefani
foto Ufficio Stampa Comune di Roma

Il cinema e le serie tv? “Muovono la città”. Il lusso? “Rosicchiamo terreno a Milano”. La cucina? “Rimane nella memoria”. E poi i grandi eventi che si moltiplicano, le nuove catene alberghiere che arrivano, l’aeroporto di Fiumicino che cresce. E’ Roma. E’ la Capitale. Per due giorni – il 24 e il 25 novembre – al centro della conversazione internazionale con “Roma Magnetica”, gli Stati generali del turismo voluti dal Comune, e in particolare dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato. Due giornate di confronto sulla qualità dell’accoglienza, sulle tecnologie emergenti, sulla sostenibilità e sulle strategie di sviluppo.

L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato

Si è partiti dai numeri. Alla fine di questo 2025 verrà migliorato il primato di 51,4 milioni di presenze stabilito nel 2024. Da gennaio ad ottobre, infatti, si sono registrati 44,1 milioni di presenze, oltre il 3 per cento in più rispetto all’anno scorso. E manca ancora il periodo natalizio, tradizionalmente affollato. Per Roma il turismo è una risorsa: un recente studio del Sole 24 Ore dice che nel 2024 ha generato un indotto di 13,3 miliardi di euro. Lavorano alberghi, ristoranti, case vacanza, tassisti, commercianti ed artigiani. E guadagna pure il Comune, con ottimi introiti che, dice l’assessore, “vengono rinvestiti per rendere la città più bella ed efficiente”.

Alla “due giorni”, nello scenario dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, hanno partecipato duemila persone. Il programma ha riunito accademici internazionali, esperti di destination management, rappresentanti dell’industria dell’ospitalità, protagonisti dell’audiovisivo e della ristorazione, oltre ai principali attori istituzionali.

I panel hanno affrontato i grandi temi che delineano la traiettoria del turismo romano per i prossimi anni: tra questi, la valorizzazione dei distretti culturali, i grandi eventi e l’ospitalità di fascia alta. L’obiettivo: mettere a sistema competenze e visioni diverse, offrendo un quadro chiaro delle sfide che Roma dovrà affrontare. Una città, è stato detto, che si prepara a rafforzare la propria attrattività internazionale.

Interessante il confronto dedicato all’audiovisivo. Vi hanno partecipato le principali case cinematografiche e piattaforme internazionali, confermando la centralità di Roma nel panorama mondiale del cinema e delle serie Tv. Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha detto: “Il cinema non è solo una fabbrica dei sogni, ma un’industria concreta, a Roma e nel Lazio. Ha un impatto importante sul Pil di città e regione. E ha un ruolo fondamentale per far conoscere la città, anche i suoi angoli segreti, a favore di turisti e viaggiatori, ovvero quelli che cercano i luoghi dell’anima. In futuro – ha anticipato Del Brocco – mi piacerebbe fare quello che abbiamo fatto con il regista Salvatores nel 2013: documentare una giornata specifica, centrato su Roma, per raccontare la vita comune e quotidiana”.

Luisa Cotta Ramosino, direttrice delle serie italiane di Netflix, dal canto suo ha detto: “Film e serie fanno conoscere luoghi della città, e per me l’unico modo di far conoscere è mostrare che un luogo lo si ama, con le persone al centro. Devono essere una lettera d’amore per la città, solo così il turismo diventa più consapevole. Su questo tema, l’assessore Alessandro Onorato ha detto: “Vogliamo che il cinema e le serie Tv siano un veicolo per muovere la città. In questi quattro anni abbiamo investito molto su questo settore e continueremo a farlo insieme alle piattaforme e alle produzioni che stanno contribuendo a rilanciare l’immagine internazionale di Roma”.

Molto sentita anche la sezione dedicata alla ristorazione. Roma ne esce vittoriosa, una food destination d’eccellenza, come conferma il primo posto ottenuto nella categoria Food ai Travellers’ Choice Best of the Best 2025. I protagonisti della cucina romana – tra tradizione e innovazione – hanno ribadito il valore identitario della gastronomia capitolina e la necessità di investire nella formazione, nella qualità e nella collaborazione con il territorio.

Francesco Panella, imprenditore di successo e volto televisivo, ha detto che Roma, con i suoi “magic 4” – carbonara, gricia, cacio&pepe e amatriciana – , rimane nella memoria dei visitatori: “Questi piatti sono ambasciatori del territorio, dobbiamo raccontarli bene. Anche perché dietro c’è una filiera importante”. L’assessore Onorato ha sottolineato che “la cucina romana è un patrimonio culturale vivo e una delle leve più forti dell’attrattività internazionale”.

E le altre sfide per il futuro? I grandi eventi, come il Giubileo, i concerti – quello di Ultimo, luglio 2026, ha già venduto 250 mila biglietti -, le sfilate di alta moda e lo sport rappresentano opportunità per valorizzare il brand Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri, in apertura della manifestazione, ha detto che la crescita di questi anni ha portato la capitale ad essere “una città del mondo e per il mondo”, capace di offrire esperienze multiformi. E una capitale che cresce “fa crescere tutto il Paese”.

Altre voci. Fabiola Sfodera, docente di marketing del turismo all’Università della Sapienza, ha detto: “Ciò che è veramente sfidante in questa città è gestire il turismo”. Xinran Lehto, professoressa alla Purdue University (Stati Uniti), ha introdotto il paradigma del Well-being by Design: ripensare servizi e modelli di business affinché la città diventi un sistema aggregante che genera cura e benessere quotidiani. Tradotto: il visitatore del futuro sarà sempre più isolato, sedentario e iperconnesso, con difficoltà a vivere esperienze autentiche. E Roma dovrà quindi puntare su itinerari, luoghi ed esperienze che favoriscano dialogo e socialità.

E infine, l’intelligenza artificiale (“Roma ha già operativa l’app Julia 2.0, assistente digitale pensata per semplificare la vita di cittadini e turisti”), la longevità (“le esigenze del turismo sono sempre più over 60”), il lusso 5.0 (“investimenti, innovazione tecnologica e nuovi standard di servizio stanno ridisegnando l’alta gamma”) e il decentramento dei flussi turistici (“la valorizzazione dell’area archeologica di Gabii, dell’Appia Antica, di Ostia e del Mare di Roma”).

Insomma, Roma studia il futuro. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha concluso: “Questi Stati Generali sono un’occasione preziosa per consolidare la collaborazione tra Regione e Capitale in un anno segnato dal Giubileo. Il successo di Roma è il successo dell’intero Paese e richiede un lavoro comune, soprattutto su infrastrutture strategiche come Fiumicino e sul riconoscimento di poteri adeguati a Roma Capitale, a partire dalla delega sul turismo. Dobbiamo tutelare l’identità dei quartieri, riequilibrare la crescita della ricettività e valorizzare luoghi simbolici e percorsi culturali e spirituali. Solo con un dialogo costante possiamo costruire un turismo sostenibile e competitivo, guardando anche al Giubileo del 2033”.

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