
Premio internazionale di archeologia Zeus Città di Ugento: riconoscimento per il collega Angelo Cimarosti
C’è anche il collega Angelo Cimarosti, direttore di ArchaeoReporter e socio di Italian Travel Press, tra i premiati dell’edizione 2025 di Zeus, il Premio Internazionale di Archeologia Città di Ugento. Il riconoscimento ogni anno accende i riflettori sul settore della ricerca dando valore a carriere, nuovi orizzonti, talenti della comunicazione e dell’innovazione di settore. Alla seconda edizione, il Premio gode del supporto tecnico-scientifico del MarTa. Protagonista simbolico è proprio lo Zeus di Ugento, statuetta bronzea tardo-arcaica custodita a Taranto ma rinvenuta proprio nella cittadina salentina.
“Il Premio – ha sottolineato il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga – è un’azione pluricentrica, valorizza storie di eccellenza e dà lustro nazionale e internazionale al nostro patrimonio”. “Un filo rosso – ha aggiunto l’assessora alla cultura Anna Chiara Congedi – lega profondamente le nostre due città. Ugento è orgogliosa di ospitare un premio che è atto di fiducia verso le nuove generazioni e testimonianza concreta del valore della cultura”. La cerimonia, diretta dal coreografo Fredy Franzutti, è stata un evento spettacolo tra danza, musica e teatro. I premi per i settori alla carriera, gestione museale, trasmissione televisiva/documentario archeologico, restauro archeologico, giovani laureati, innovazione e tecnologia, sono stati individuati da un apposito comitato scientifico.
Il premio alla carriera è stato assegnato alla professoressa Angela Pontrandolfo e al professor Luigi Todisco, entrambi classicisti di fama. Il premio “Sofia Codacci Pisanelli” per Promotore della tutela del patrimonio storico- archeologico ai Carabinieri della Tutela Patrimonio Culturale. Il professor Vincenzo Morra del Distar dell’Università di Napoli Federico II ha ottenuto il premio per l’Innovazione tecnologica, mentre Elisabetta Rizzo e Foteini Gkrizi hanno vinto la categoria dedicata ai giovani laureati a inizio della carriera universitaria. Gli investimenti in ricerca della Fondazione Luigi Rovati di Milano hanno ottenuto il riconoscimento ritirato dalla presidente Giovanna Forlanelli. La Fondazione Barumini per il Restauro archeologico. Luana Tognolo, direttrice del Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia, per la Gestione museale e la regista francese Pauline Coste per i suoi documentari archeologici.

E poi ArchaeoReporter, con il premio consegnato ad Angelo Cimarosti per le Attività di divulgazione archeologica. Queste le motivazioni del Comitato scientifico del Premio Zeus: “Per la capacità di raccontare il passato in tempo reale e per l’impegno costante e innovativo nella divulgazione dell’archeologia attraverso la piattaforma ArchaeoReporter, da lui ideata e diretta. Con uno stile rigoroso ma accessibile, Cimarosti documenta l’archeologia ‘mentre accade’, portando il pubblico dentro i cantieri, fra contesti di scavo e storie dimenticate del nostro patrimonio, contribuendo così a una narrazione viva, trasparente e partecipata della ricerca archeologica. Professionista dell’informazione da oltre trent’anni, giornalista e video-reporter, con una doppia formazione in Archeologia e Comunicazione, ha saputo unire competenza scientifica e spirito critico, smontando luoghi comuni e stereotipi tipici della comunicazione archeologica generalista. Attraverso il suo percorso professionale, che lo ha visto operare in contesti delicati come l’informazione di guerra e la comunicazione istituzionale, e grazie all’esperienza pionieristica nel citizen journalism, Cimarosti è autentico interprete del giornalismo culturale contemporaneo. Queste motivazioni mettono in luce l’importanza e il valore delle piattaforme per raccontare e divulgare in tempo reale la storia e l’archeologia, giustificando così una premiazione per il loro contributo nel settore“.