L’edizione 2024 di “Panettone senza confini” a bordo di Costa Toscana con ITP
Il panettone è il vero portabandiera della pasticceria italiana d’eccellenza nel mondo. In Francia e Spagna è già molto amato da anni, soprattutto nella versione con il cioccolato, ma sta facendosi strada anche in Giappone, dove la pasticceria artigianale sta crescendo da tempo a ritmi velocissimi, anche provando a reinterpretare i capolavori della pasticceria italiana. Lo si è visto anche nell’ultima edizione, la nona, di “Panettone senza confini“, concorso organizzato da APEI, l’associazione che riunisce gli Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana presieduta dal Maestro Iginio Massari, che ogni anno premia i panettoni più buoni, più innovativi, ma anche più rispettosi del disciplinare che regolamenta il lievitato più noto d’Italia: uova, burro, farina, lievito, latte e soprattutto uvetta sultanina, scorze di arancia candite, e cedro candito.
L’edizione 2024 di “Panettone senza confini” si è appena conclusa a bordo della Costa Toscana, nave ammiraglia di Costa Crociere, al termine di una settimana di navigazione nel Mediterraneo. Uno dei partecipanti, Nakamura Tomohiko, head baker del Mandarin Oriental Hotel Group di Tokio, ha partecipato a nome del Giappone alla nuova sezione della manifestazione dedicata ai migliori “pandori” del mondo, anche se non è riuscito a superare La bravura e l’esperienza di Roberto Moreschi di Chiavenna in Valtellina, che si è aggiudicato il primo posto in gara.
Ad aggiudicarsi invece il primo premio nella categoria più ambìta, cioè quella per il miglior “Panettone Tradizionale”, ma anche il primo premio nella categoria del miglior “Panettone al cioccolato”, sbaragliando l’agguerrita concorrenza e convincendo per ben due volte la giuria tecnica, è stato il pasticcere irpino Pasquale Pesce, titolare della Pasticceria Pesce dal 1896 di Avella (AV), a dimostrazione che ormai il panettone non è più legato alle sue tradizionali radici lombarde, ma sta crescendo e sviluppandosi, in maniera innovativa, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.
A consegnare il primo premio a Pesce è stato il presidente della giuria tecnica, Iginio Massari, cui si sono affiancati, nel corso della selezione, alcuni tra i più famosi pasticceri internazionali. Come Paco Torreblanca, miglior pasticcere di Spagna e d’Europa, considerato uno dei più importanti pasticceri degli ultimi trent’anni; Riccardo Bellaera, Corporate Chef Pastry & Chef Baker di Costa Crociere; Pascal Lac, Maître Chocolatier più rinomato di Francia, membro dal 2006 della prestigiosa Associazione “Relais Desserts International” e 4 volte “Best of the Best” dei cioccolatieri francesi; Francesco Mastroianni, cinque volte campione d’Italia di gelateria; Emanuele Forcone, 4 volte campione italiano di pasticceria e campione del mondo a Lione nel 2015, e Mauro Lo Faso, trentenne titolare della Pasticceria Delizia di Bolognetta (PA), già vincitore di una precedente edizione di “Panettone senza confini” e formatore di nuovi pasticceri.
A integrare questa giuria, quest’anno, APEI ha deciso di coinvolgere anche alcuni giornalisti dell’associazione Italian Travel Press, invitati a bordo della Costa Toscana per raccontare la selezione dei migliori lievitati del mondo, ma anche per votare i concorrenti della categoria del “Panettone al cioccolato” (la giuria della critica ha scelto il panettone al cioccolato del 27enne Nicola Zanella di Pederobba (TV), che ha aperto il proprio laboratorio solo da un anno).
“La parola concorso significa correre insieme. Il più felice è quello che arriva primo ma primo arriva solamente colui che si è impegnato di più”, ha detto Massari prima di presentare i vincitori dell’edizione 2024 di “Panettone senza confini”, manifestazione ideata e organizzata dal food-blogger e segretario di APEI, Fausto Morabito, che incorona ormai da quasi 10 anni, i migliori pasticceri professionisti e amatoriali su piazza. Il bresciano Massari, indiscusso maestro dei maestri della pasticceria, in questi anni ha formato, e sta formando, anche attraverso la tv, la nuova leva di pasticceri del Belpaese, trasmettendo loro la passione per la tradizione pasticcera italiana.
Tra i “folgorati” sulla via della pasticceria, per esempio, c’è per esempio Raffaele Farina di Varese, che si è aggiudicaro il premio per il Miglior Panettone Tradizionale Amatoriale, con il plauso di Massari che ha riconosciuto come alcuni dei panettoni presentati dagli amatori siano stati a livelli non inferiori a quelli proposti dai professionisti. Probabilmente anche perché a disposizione dei concorrenti APEI ha scelto di far usare le materie prime di altissima qualità e le attrezzature messe a disposizione dagli sponsor Agrimontana, Arte Bianca, Agricacao, Artecarta Italia, Bragard, Bravo, Burro Fratelli Brazzale, Molino Dallagiovanna, Polin e Vaniglia Gourmet.