Kufstein e la sua Fortezza si vestono di Natale: qui il mercatino è “tirolese Doc”
di Renato Malaman
Provare per credere, perché è l’emozione a fare la differenza. Quanti ricordi fluiscono quando si coglie il profumo caldo e speziato di cannella del vin brulé. Qui si chiama Glühwein e il suo inebriante profumo è sprigionato nell’aria dai pentoloni fumanti. E’ il vin brulé che riempie le tazze – le belle e caratteristiche tazze in ceramica colorate e decorate di Natale – e riscalda mani e cuori. Che regala ai visitatori della città e dei suoi mercatini quella gioia infantile che ci riporta alle feste raccontate nei pensierini dei quaderni di scuola. E’ così che si sente il Natale nel Kufsteinerland, dove il Tirolo si affaccia alla Baviera, contornato da montagne da cartolina.

Durante il periodo dell’Avvento, ovvero durante le quattro settimane che precedono il Natale, la città di Kufstein e la sua maestosa Fortezza, lo storico Festung, si trasformano come per incanto in un magico paese delle meraviglie in veste natalizia. Un’atmosfera di fiaba che assume anche le note della musica natalizia suonata agli angoli della piazza da gruppi di trombe e di ottoni, da musicisti locali avvolti nei loro mantelli. Atmosfera impreziosita dalle delizie culinarie come i tipici Zillertaler Krapfen, da attrazioni dal fascino vintage come il trenino romantico e da un programma senza età che coinvolge tutta la famiglia. Nella storica fortezza di Kufstein, l’attenzione è rivolta all’artigianato e lo è grazie alle tante bancarelle laboratorio che vedono all’opera scultori e ceramisti, tessitori e pasticceri. Il tutto allestito in un dedalo di percorsi espositivi realizzati nelle antiche casematte della fortezza di Maximilian I.
Il mercatino di Natale ravviva più giù anche il parco cittadino, lo Stadt Park, luogo di luci e di stelle, pieno di botteghe e di osterie, in cui è facile smarrirsi con l’immaginazione, ritornando indietro nel tempo. Anche i laboratori per bambini contribuiscono con fantasia a far rivivere le gioie delle feste di una volta. C’è chi si porta a casa come souvenir la tazza che ha scaldato le mani con il Glühwein ancora bollente, perché un’esperienza in questo mercatino di Natale, che durerà fino al prossimo 21 dicembre, lascia il segno. Il centro storico di Kufstein tutt’intorno è accogliente e informale, ma anche elegante e raffinato grazie a una conservazione esemplare della facciate storiche del centro e a negozi old style che ripropongono la tradizione. Come quelli dove in vetrina fanno bella mostra di sé splendidi costumi tirolesi di taglio sartoriale. Anche intorno al vicino Thiersee, splendido laghetto alpino, si tiene un tradizionale mercatino di Natale, luogo incantato sia con la neve, sia con il sole che accende di un rosso languido le ultime foglie dell’autunno nei boschi intorno al lago.

Kufstein è la porta del Tirolo, ma ne è anche la sua perla. La città affonda la sua identità nella fortezza, le cui prime notizie documentarie ci arrivano dal 1205. Allora era il fiore all’occhiello dei duchi di Baviera e del vescovo – conte di Ratisbona. Il baluardo simbolo di Kufstein divenne austriaco qualche secolo dopo, quando l’imperatore Massimiliano I, lo stesso che poi rese grande Innsbruck, decise di rendere ancora più arcigne le sue fortificazioni. La lunga storia del castello è ben raccontata nel museo, dove sono tante le suggestioni che colpiscono il visitatore. Anche le storie personali di alcuni fra i più famosi prigionieri rinchiusi lassù, gli ultimi dei quali furono quelli che nell’800, specialmente nel periodo dei “moti popolari”, avevano osato opporsi all’autorità di kaiser Franz Joseph I, in Italia noto come “Cecco Beppe” Sono raccontate dalla mostra “La giurisdizione sotto gli Asburgo” ospitata nella Kaiserturm, la torre dell’imperatore. Un pozzo profondo 60 metri e una passerella in legno rendono ancora più emozionante la visita al castello. Il Festung ospita eventi tutto l’anno.
Il lato dolce della fortezza, che di sera si specchia magicamente sull’Inn, si scopre salendo con la funicolare dalle vetrate panoramiche. Prima per il paesaggio che si gode da lassù e poi per quell’organo, che non si nota subito. Eppure è il più grande organo all’aperto del mondo con le sue quasi cinquemila canne. Ogni mezzogiorno l’Organo degli Eroi (si chiama così perché ricorda le vittime di tutte le guerre) offre al mondo il suo suono, che talvolta si ode anche nella vicina Baviera. L’organista offre quattro brani e la città si ferma rapita ad ascoltarli. Questo poderoso strumento, che ogni giorno inneggia alla pace, è unito da un singolare gemellaggio alla Campana dei Caduti di Rovereto. In nome della pace come valore universale.

Kufstein, ventimila abitanti, è bella anche nei suoi dintorni, arricchiti da otto pittoreschi villaggi (Ebbs, Erl, Bad Häring, Langkampfen, Niederndorf, Niederdorfberger, Schwoch, Thiersee) che con i cinque laghetti che sorgono alle prime pendici della montagna (Hechtsee, Thiersee, Bananensee, Stimmersee e il minuscolo laghetto di sorgente di Erl, alimentato dalla Blaue Quelle) sono lo scenario giusto per tante escursione o semplici passeggiate.
Il mercatino di Natale è il momento centrale del periodo dell’Avvento a Kufstein, che però vive altri due momenti forti: la festa di Santa Claus che ha per protagonisti i Krampus, figure demoniache e bizzarre, le cui danze esoteriche animano i vari paesi e incutono anche una carte paura fra grandi e piccini con le loro danze davanti al fuoco, prima dell’arrivo di San Nicola (Santa Claus) che riporta il bene. Altro momento importante del periodo natalizio è il Festival delle Mille Luci, che si tiene a Kufstein dal 3 al 5 gennaio, in un’attesa appendice di spettacoli natalizi carichi di suggestione in attesa dell’Epifania. Dall’imbrunire la piaZza e il centro storico si illuminano di candele, lanterne e torce. Nelle verande compaiono tanti lumi. L’intera Kufstein, per tre sere, brilla di fiammelle.
Ma di riflessi cristallini Kufstein vive tutto l’anno grazie alla presenza in città di un’azienda, la Riedel Glas, che da ormai quasi 70 anni produce calici di cristallo soffiato a mano di rinomanza internazionale. Autentici capolavori dedicati, ciascuno, a un vino diverso che oggi ritroviamo nelle migliori tavole del mondo. Una storia, quella dei Riedel che ha 270 anni di tradizione alle spalle, nata in Boemia e proseguita a in Austria dopo la drammatica parentesi bellica. Dopo che papà Valter visse dieci di prigionia in Siberia, fu il figlio Claus Josef a far ripartire l’attività studiando calici ottimizzati per ogni tipologia di vino. Il figlio di lui George portò l’azienda all’affermazione internazionale. Oggi il nipote Maximilian prosegue l’attività e apre le porte dell’azienda ai visitatori che possono ammirare da vicino l’opera dei maestri vetrai e quindi da dove nasce la qualità, anzi l’arte, dei prodotti Riedel.
Un’ultima nota sul mercatino. Otto regioni turistiche si sono unite sotto il marchio “Avvento in Tirolo”: oltre a Kufstein, Achensee, Hall in Tirol, Innsbruck, Rattenberg, Schwaz, Seefeld e St. Johann in Tirol. La missione del gruppo “Avvento in Tirolo” è quella di creare insieme un’atmosfera incantevole e suggestiva per il periodo dell’Avvento nei mercatini in Tirolo, nel rispetto di alcuni valori fondamentali. Ma per far parte di “Avvento in Tirolo” vanno rispettati i più elevati standard di qualità, dall’aspetto visivo all’ampia gamma di offerte. Momenti magici che vogliono mettere in risalto le tradizioni e i costumi locali, nonché i prodotti proposti nelle bancarelle. Una qualità che si riverbera anche nell’artigianato proposto e in altri dettagli, come il bando ai bicchieri o ai piatti di plastica. Insomma, qui c’è un’etica dell’ospitalità turistica che fa decisamente la differenza.