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Assisi si accende di pace: quando il Natale diventa un ponte di luce con Betlemme

di Giovanni Bosi

Ad Assisi il Natale non è solo una festa, ma un messaggio che quest’anno si fa ancora più potente, trasformando la città in un immenso racconto visivo dedicato alla pace. Il 6 dicembre 2025 l’illuminazione del grande albero in piazza del Comune ha segnato l’apertura ufficiale del “Natale di pace, luce, incontro”, un progetto che unisce spiritualità, arte contemporanea e dialogo internazionale. Le facciate di chiese e monumenti sono diventate schermi luminosi sui quali prendono vita frammenti di opere di Banksy, Chagall, Magritte, Klimt, Köder e Picasso, componendo un percorso simbolico in cui il tema della pace viene restituito attraverso linguaggi diversi e universalmente riconoscibili.

La cerimonia di accensione ha assunto un valore inedito grazie al collegamento in diretta con Betlemme, città gemellata con Assisi, dove si trova in visita il sindaco Valter Stoppini insieme a una delegazione istituzionale. Dalla piazza umbra gremita di residenti e turisti, un maxischermo ha permesso di condividere in simultanea il momento dell’illuminazione dell’albero nella città natale di Gesù, tornato a risplendere dopo due anni di oscurità dovuti al conflitto. Un gesto carico di significato, accolto dalle note del coro degli alunni del Convitto Nazionale “Principe di Napoli”, che ha aperto l’evento con canti natalizi.

Il centro storico, già vivace per l’arrivo dei visitatori e l’apertura dei mercatini, si è trasformato in un museo diffuso dove la tradizione incontra la creatività contemporanea. La grande mostra di presepi, allestita in vari punti della città, offre un ulteriore percorso di scoperta che dialoga con le proiezioni artistiche, creando un’atmosfera capace di coniugare stupore e meditazione. Assisi, simbolo di pace nel mondo, rinnova così la sua vocazione, invitando chi la attraversa a lasciarsi guidare dalla luce — quella reale dei monumenti illuminati e quella ideale di un messaggio che, partito dalle colline umbre, trova eco fino a Betlemme.

“Qui è nata la luce del Natale – ha detto Stoppini dal palco di Betlemme, accanto al primo cittadino Maher Nicola Canawati e ad autorità locali – che da secoli parla al cuore dell’umanità. I tempi sono difficili e il futuro è carico di incertezze, ma proprio da qui arriva un messaggio di pace e speranza che unisce e supera ogni confine. Assisi e Betlemme credono nella pace e sono unite per costruirla. Basta guerra, il mondo ha bisogno di tregua, fraternità, dialogo. La luce del Natale e dell’albero acceso insieme sia un ponte di pace e speranza per tutti i popoli della terra”.

Il tema è stato rilanciato, in piazza del Comune ad Assisi, dal vicesindaco Veronica Cavallucci e dall’assessore al turismo Fabrizio Leggio, che hanno sottolineato come “il Natale ad Assisi, quest’anno più che mai, voglia essere veicolo di pace, speranza e solidarietà, con la presenza a Betlemme in questo giorno speciale e la scelta di realizzare un progetto di illuminazione originale, che declina la pace attraverso il linguaggio potente e immediato dell’arte”. Presenti all’iniziativa anche gli assessori Scilla Cavanna e Donatella Casciarri, oltre a diversi consiglieri comunali.

In una città gremita di turisti da ogni parte d’Italia e del mondo, dopo l’accensione dell’albero, l’evento più atteso è stato l’avvio delle videoproiezioni. Un progetto unico e originale, promosso dal Comune di Assisi, che trae ispirazione da opere di grandi artisti come Banksy, Chagall, Magritte, Klimt, Köder, Picasso, con elementi di alcune delle loro creazioni più famose, reinterpretate e adattate alle architetture delle facciate. In un’atmosfera unica e suggestiva, arte e tecnologia dialogano con l’identità spirituale della città e la luce della pace inonda vie e piazze, proponendo al visitatore un cammino di consapevolezza e rinnovamento. La pace non è solo assenza di guerra, ma elemento che riguarda la vita stessa dell’uomo. È speranza, perdono, dialogo, accoglienza, rinascita. Tutte parole che prendono forma nei vari siti illuminati. In un percorso di grande impatto emotivo, sul Santuario di Rivotorto c’è Picasso, sulla Basilica di Santa Chiara Chagall, sulla Cattedrale di San Rufino Magritte, sull’Abbazia di San Pietro Klimt.

Cuore del progetto è Piazza del Comune, dove la tematica “Pace sulla Terra” viene interpretata attraverso alcune opere di Banksy, il più grande street artist contemporaneo, che ha portato ad Assisi la propria arte rivoluzionaria con la mostra “Peace on Earth”, alla Rocca Maggiore fino all’11 gennaio 2026. Mentre sul Tempio di Minerva e sulla Torre del Popolo illuminati di blu la parola pace è scritta in varie lingue del mondo, sul palazzo accanto viene raccontata una storia. La pace sulla terra viene minata e attaccata, ma attraverso speranza, perdono, dialogo, accoglienza, rinascita viene ricostruita. Arte e bellezza aiutano il percorso, con alcune delle opere più iconiche di Banksy che contribuiscono alla causa, animandosi e portando lo spettatore verso un Natale di pace e speranza. A completare il percorso delle spettacolari illuminazioni di Assisi, sarà il “Presepe di Greccio” di Sieger Köder, che prende vita sulla facciata della Basilica di San Francesco.

Le immagini proiettate sono frutto del lavoro congiunto di storici dell’arte e lighting designer, supportati da strumenti digitali. Sono state realizzate da Enel, con il coordinamento dell’ufficio Turismo e Marketing territoriale del Comune di Assisi. È la prima volta che l’arte contemporanea viene utilizzata per animare il Natale attraverso la tecnica dell’illuminazione mappata di chiese e monumenti, che da anni rende iconiche le luci natalizie ad Assisi.

 

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